martes, 21 de febrero de 2017

INSTRUMENTO DE EVALUACIÓN MUÑECA DE CUARESMA

INSTRUMENTO DE EVALUACIÓN “a Quàizima”,

ESTUDIANTES: _______________________________________________________________________________

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INDICADORES
0,5
1
1,5
2
TOTAL
1.- EL DISEÑO DE LA MUÑECA ES ORIGINAL Y TIENE UN IMPACTO VISUAL  AGRADABLE





2.- MUESTRA BUEN MANEJO DE LA IMAGEN EN FUNCIÓN  AL PUBLICO DESTINATARIO (NIÑ@S ENTRE 4 Y 10 AÑOS)





3.- BUEN USO DE LA TÉCNICA (IMPRESIÓN, COLLAGE, PINTURA,TÉCNICAS MIXTAS)





4.-  LA MUÑECA ESTA REALIZADA CON MATERIAL APROPIADO (CALIDAD DE LOS MATERIALES)





5.- LA MUÑECA POSEE UNA BUENA ESTRUCTURACIÓN, DISTRIBUCIÓN, ORGANIZACIÓN Y ORDEN DE LOS ELEMENTOS UTILIZADOS.





6.- LA MUÑECA SE RESTRINGE AL FORMATO EXIGIDO EN LAS INSTRUCCIONES (7 PIERNAS COMO LAS OFRECIDAS EN LOS MODELOS; QUE SEAN DESMONTABLES. TAMAÑO DE LA MUÑECA: LÁMINA DE PAPEL BOND. BASE DE LA IMAGEN EN CARTULINA O CARTÓN, PEQUEÑO AGUJERO EN LA PARTE SUPERIOR CON  HILO BLANCO SUFICIENTE PARA FIJAR LA MUÑECA DEL TECHO DEL AULA DE CLASE;  HACIENDO FÁCIL Y CÓMODO  MANIPULARLA)





7.- LA IMAGEN DE LA  MUÑECA TIENE BUEN MANEJO DE COLORES Y CONTRASTE (ESTÉTICA)





8.- LA MUÑECA PROVOCA EL EFECTO BUSCADO (CURIOSIDAD POR LA TRADICIÓN)





9.- PULCRITUD





10.- PUNTUALIDAD EN LA ENTREGA: VIERNES 3 DE MARZO EN LA TARDE  ( HASTA LAS 5:00 PM)





RESULTADO DE LA EVALUACIÓN


LEYENDA.-
0,5: DEFICIENTE, CON MUCHAS CORRECCIONES (50% ERROR= 5 CORRECCIONES)
1: REGULAR, CON POCAS CORRECCIONES (30% DE ERROR= 3 CORRECCIONES) 
1,5: BUENO,  CON  CORRECCIONES (20% DE ERROR= 2 CORRECCIONES)
2: EXCELENTE, SIN CORRECCIONES, SUPERA LOS REQUERIMIENTOS SEÑALADOS EN LOS INDICADORES.

lunes, 20 de febrero de 2017

“a Quàizima” di Carloforte












Dalle Ceneri a Pasqua: Tradizioni della Quaresima e di Pasqua a Carloforte/ Sardegna

Carloforte si trova sull'isola di San Pietro, nella parte sud occidentale della Sardegna nella ex provincia del Sulcis Iglesiente. L'isola dista circa 6 miglia dalla costa sarda e, insieme alla vicina isola di Sant'Antioco, costituisce l'Arcipelago del Sulcis.



 Durante la Quaresima, in ogni sala da pranzo era appeso un pupazzo che rappresentava una donna con sette gambe, con una graticola in una mano ed un pesce nell’altra; era in carta e ogni domenica gli si amputava una gamba, al termine del ciclo quaresimale la bambolina si bruciava. Era la rappresentazione della Quaresima (“a Quàizima”), e può essere considerata come un calendario.

La Quaresima aveva inizio con “e Sénne” (le Sacre Ceneri), il mercoledì successivo al martedì grasso. Cominciava così un periodo di magra e penitenza con astensione dalle carni, chiusura delle sale da ballo e sospensione dei matrimoni.

martes, 7 de febrero de 2017

CARNEVALE 2017

ESTUDIANTES DE 5TO AÑO "A"; POR FAVOR REVISAR LAS OCHO ENTRADAS DE "RECITE CON LE MASCHERE TRADIZIONALE ITALIANE"... DEBEN SELECCIONAR UNA , CON LOS PARLAMENTOS PUEDEN SABER CUÁNTOS PERSONAJES INTEGRAN  LA OBRA. PARA EL VIERNES 10 YA DEBEN TENER CLAROS CUALES SON LOS EQUIPOS DE 2, 3 O 4 PERSONAJES.


 8.- Fabrizio e Succianespole (Arlecchino)


Fabrizio:Ehi Succianespole!

Succianespole: Signore…

Fabrizio: E’ acceso il fuoco?

Succianespole:gnor no

Fabrizio: come stiamo in cucina?

Succianespole: Bene

Fabrizio: perchè non è ancora acceso il fuoco?

Succianespole: perchè non c’è legna

Fabrizio: non mi star a far lo scimunito, chè oggi ho da dar pranzo a un’eccellenza

Succianespole: ci ho gusto

Fabrizio: Succianespole, che cosa daremo a pranzo a sua eccellenza?
Succianespole: tutto quello che comanda vostra eccellenza

Fabrizio: quante volte mi faresti arrabbiare con questa tua flemmaccia maledetta!

Succianespole: io sono lesto

Fabrizio: lo sai fare il pasticcio di maccheroni?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: un fricandò alla francese?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: una zuppa con l’erbucce?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: con le polpettine?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: e coi fegatelli arrostiti?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: hai denari da spendere?

Succianespole: gnor no

Fabrizio: ti ho pur dato uno zecchino!

Succianespole: quanti giorni or sono?

Fabrizio: lo hai già speso?

Succianespole:gnor sì

Fabrizio: e il tuo salario che ti ho dato, l’hai speso?

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: e non hai più un quattrino?

Succianespole: gnor no

Fabrizio: maledetto sia il gnor sì e il gnor no. Si sente altro da te che gnor sì e gnor no?

Succianespole: insegnatemi che cosa ho da dire

Fabrizio: bisogna pensare a trovar denari

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: quante posate ci sono?

Succianespole: sei, mi pare

Fabrizio: sì, erano dodici, se le ho impegnate restano sei. Siamo in quattro, impegnamone due.

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: vai al Monte e spicciati

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: non mi fare aspettare due ore

Succianespole:gnor no

Fabrizio: andremo a spendere quando torni

Succianespole: gnor sì

Fabrizio: c’è vino?

Succianespole:gnor no

Fabrizio: c’è pane?

Succianespole: gnor no

Fabrizio: gnor sì, che tu sia bastonato

Succianespole: gnor no…


Recite con le maschere tradizionale italiane

7.- Non dire gatto se non è nel sacco
Un angolo di caffè con due tavolini e sedie. Una radio ad un certo momento trasmette musica e poi comunicati…

Arlecchino: Mettiamoci qua, Brighella

Brighella: E va bene! Mettiamoci qua.

Arlecchino: Vuoi qualcosa?

Brighella: Acqua: costa poco, almeno.

Arlecchino: Non possiamo fare la figura di due avaracci. Cameriere!

Cameriere: Agli ordini, signori

Arlecchino: Serviteci due caffè con un pochino di grappa

Cameriere: Subito, subito. (rivolto all’interno) Due caffè corretti per i signori! (via)

Brighella: Sei sicuro di averlo ancora?

Arlecchino: (tastandosi la tasca interna della giacchetta) Sicurissimo, Brighella, ti devi fidare

Brighella: mi fido, mi fido, Arlecchino, ma non si sa mai. Anche quel tanghero di cameriere ti si è strisciato di fianco, ciò.

Arlecchino: Ma via, Brighella! Non me ne sono proprio accorto

Brighella: Ma sì, l’ho proprio visto!

Arlecchino: te lo sarai sognato, te l’assicuro

Brighella: Anche stanotte ho sognato, sai? Da tre notti sogno e vedo tutto

Arlecchino: Invece io dormo e non sogno. Che stizza!

Brighella: anche le parole ho sentito, tutto

Arlecchino: Anche le parole? Non me l’avevi detto stamattina

Brighella: me ne sarò dimenticato

Arlecchino: dimmi tutto, tutto quello che ti ricordi

Cameriere: ecco i due caffè corretti

Arlecchino: grazie

Brighella: pagheremo poi

Cameriere: comodi, comodi, signori (via)

Brighella (mentre i due parlano, bevono) Una voce nel sogno mi diceva “il possessore del biglietto numero 1968 serie H vince la somma di 50 milioni

Arlecchino: (levando il biglietto dalla tasca) Il possessore… siamo noi; ecco qui: serie H, numero 1968, Brighella, cinquanta milioni! Siamo signori, signori! Finiti la miseria e gli stenti!

Brighella: appena sarò padrone di tanti soldi, mi prenderò subito moglie

Arlecchino: anch’io prenderò moglie. Colombina diventerà mia sposa

Brighella: Colombina! Cosa dici? Colombina sarà mia moglie!

Arlecchino: va là, va là, sbruffone, che Colombina non ti vuole. Sei troppo brutto e ignorante. Io invece…

Brighella: (rabbiosamente, in piedi) Arlecchino, mi hai insultato. Se non mi domandi scusa, rompo la società

Arlecchino: quale società? Se il biglietto l’ho in tasca io! Se credi di far lo spiritoso, incasso tutto io , e buonanotte!

Brighella: ah, no! Il biglietto è di tutti e due, e fra noi due va diviso

Arlecchino: ma Colombina la prendo per moglie io

Brighella: no, io! (Si azzuffano, accorre il cameriere)

Cameriere: vergogna, signori! Venire alle mani!

Brighella: è lui che mi ha provocato!

Arlecchino: E’ un prepotente che vuol avere sempre l’ultima parola!

Cameriere: ora si rimettano a sedere, tranquilli. Possono pagarmi subito i caffè, così non ci pensiamo più.

Brighella: ma io no che non ci pensavo più, davvero

Arlecchino: pagio il mio, tu paga il tuo

Brighella: Arlechin, non posso. Non ho soldi. Ti rimborserò appena vinto.

Arlecchino: e sia! (paga. Il cameriere va via)

Colombina: Oh, signori, serva!

Arlecchino e Brighella: Colombina!

Colombina: Come mai al caffè a quest’ora?

Arlecchino: siamo in attesa di sentire la trasmissione alla radio

Colombina: C’è qualche notizia interessante?

Brighella: Molto, molto interessante, che riguarda anche te, Colombina

Colombina: riguarda me? Anche? Perchè?

Arlecchino: sì, perchè noialtri siamo in procinto di diventare milionari e di sposarci

Colombina: davvero? Auguri! E chi sarebbe la fortunata?

Arlecchino e Brighella: Tu! (la radio trasmette)

Arlecchino: silenzio! Stiamo a sentire! Ora si decide la nostra sorte

voce dell’annunciatrice: siamo lieti di comunicare il numero del biglietto che vince la lotteria di carnevale. 2968 serie K

Brighella: (si mette a piangere)

Arlecchino: il tuo sogno, simunito! “Anche le parole ho sentito” (gli fa il verso)

Brighella: Ho capito male. Duemila invece di mille, e cappa invece di acca

Colombina: mi dispiace per voi. E ora volete dirmi chi sposerete?

Arlecchino: veramente non ho ancora ben deciso

Brighella: nemmeno io, per dire il vero

Colombina: meglio così, care maschere. Perchè io sono fidanzata col signor Paoletto, il mercante, e non ci saranno discussioni tra voi. Cameriere, servite tre bicchierini di anice per noi

Cameriere: subito (serve)

Arlecchino: non ho soldi per pagare, Colombina

Brighella: anch’io ho le tasche vuote

Colombina: s’intende che pago io. Alla salute e alla vostra fortuna futura.

Arlecchino: i conti sono diventati contesse. Alla salute.

Brighella: evviva noi! Poveretti!


Arlecchino e Brighella: Non dir mai gatto se non l’hai nel sacco. No dir mai gato si no xe nel saco!

Arlecchino

Brighella 

Recite con le maschere tradizionale italiane

6.- In piazza
Pulcinella: Dove vai, amico Arlecchino?

Arlecchino: Il mio padrone mi ha detto di comperargli due chili di orecchiandoli ben tirati

Pulcinella: Quand’è così, eccoti servito! (gli tira più volte le orecchie)

Arlecchino: Ahi! Ahi! Mi hai fatto male!

Pulcinella: (ridendo) Sono questi gli orecchiandoli ben tirati!

Arlecchino: (piagnucolando) Un’altra volta ci faccio andare il padrone a comprarli.

Pulcinella: Bravo. Ora sentiamo Brighella, che intenzione ha. Ehi, Brighella, non saluti neppure?

Brighella: (capo chino, come se cercasse qualcosa per terra) Mi è accaduta una grave disgrazia. Ho perduto una moneta d’oro.

Arlecchino: Una moneta d’oro?

Brighella: (avvilito) Proprio così… se mi aiutate a trovarla, vi pago da bere.

Pulcinella: Cerchiamola, cerchiamola. (si mettono tutti a cercare di qua e di là)

Arlecchino: io non la vedo!

Pulcinella: Cercate, amici, cercate, cercate ancora!

Arlecchino: Ma dove hai perduto la moneta? Brighella: L’ho perduta… l’ho perduta… Ecco, ora mi ricordo, l’ho perduta andando da Bologna a Milano.

Pulcinella: E la cerchi qui?

Brighella: Sì, per risparmiare la fatica di ritornare sulla strada!

Arlecchino: Sciocco, ci hai fatto perdere inutilmente il nostro tempo

Pulcinella: Facciamo uno scherzo anche a Stenterello… Ehi, Stenterello, vuoi trovare una moneta d’oro?

Stenterello: (sbadigliando) Grazie amici, non ne ho bisogno.

Brighella: (stupito) Non ne hai bisogno? Ma se sei sempre affamato!

Stenterello: Sono diventato ricco tutto a un tratto.

Pulcinella: Davvero? Oh, caro il mio amico Stenterello, come hai fatto?

Stenterello: (dandosi arie) Ho avuto un’eredità.

Arlecchino: Carissimo Stenterello, amico mio, e che cosa hai ereditato?

Stenterello: (con modestia) Ho ereditato una fattoria di cinquecento poderi.

Brighella: Una fattoria? Ah, quanto ti voglio bene, Stenterello mio! E dove si trova questa fattoria?

Stenterello: Si trova… Si trova… Ecco… mi pare che si trovi… proprio così! Si trova in mezzo al mare!

Tutti gli altri: (insieme) Furfante! Imbroglione! Bugiardo! Ci hai preso in giro! Morto di fame!

Stenterello: (sbadigliando) La mia fattoria è come la vostra moneta d’oro. E’ nella fantasia.

 
Brighella

Arlecchino

pulcinella