martes, 7 de febrero de 2017

Recite con le maschere tradizionali italiane

1.- Scherzo di Carnevale

La scenetta si svolge su una piazza da fiera tra Brighella, venditore di cialde, e Arlecchino.

Brighella: (davanti al banco delle cialde) Da Brighella, orsù venite; e le cialde sue sentite, fatte al gusto bergamasco, da condir con un buon fiasco!

Arlecchino: Anche tu alla bancarella, e che vendi, buon Brighella?

Brighella: cialde, cialde ancor fumanti, ma per te saran pesanti (tra sè) Ci scommetto che Arlecchino non ha il becco di un quattrino!

Arlecchino: belle, invero!… (tra sè) Che disdetta rimaner sempre in bolletta!

Brighella: Bella gente; cialde uguali, fan passare tutti i mali; e la spesa e ben meschina: cento lire una dozzina! E, su dodici, ecco qua: una in dono se ne avrà!

Arlecchino: (tra sè) Una in dono? O intesi male? Che pensata originale!

Brighella: Arlecchino, vuoi comprare? Vieni avanti, è un buon affare!

Arlecchino: Dimmi ancor… dodici cialde…

Brighella: cento lire… calde calde!

Arlecchino: E una cialda… hai detto tu…

Brighella: La regalo in sovrappiù!

Arlecchino: (servendosi di una cialda ed allontanandosi in fretta) Allor senti, buon Brighella, per intanto prendo quella e, per le altre a pagamento, tornerò un altro momento! (mangia la cialda fra le risa del pubblico)


Brighella: il furfante m’ha giocato… Ah, il citrullo che son stato!


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