martes, 7 de febrero de 2017

Recite con le maschere tradizionale italiane

3.- Castelli in aria

Rosaura: (la padrona) Colombina! Colombina!

Colombina: (la cameriera) Eccomi, signoara, Che c’è?

Rosaura: un cliente, un cliente di riguardo!

Colombina: e com’è?

Rosaura: com’è, com’è! Vai di là! Vallo a servire e lo vedrai. Ma spicciati e trattalo bene

Colombina: volo! (esce)

Rosaura: che cliente! Che vestiti!

Colombina: (rientra esultante) Signora, signora! Mi ha ordinato anguilla al forno, vino di bottiglia…

Rosaura: dici davvero? Ma questo è un gran cliente! Servilo subito, per carità

Colombina: lasci fare a me, signora. Qui si diventa ricche! (esce di corsa)

Rosaura: uno, due, tre, mille pasti. E dopo quello…

Colombina: (rientrando) Ecco, è servito. M’ha detto grazie con un cenno del capo. Pareva un duca!

Rosaura: sai che ti dico? Che se a quel cliente piacerà la nostra tavola, ritornerà

Colombina: e porterà con sè gli amici

Rosaura: duchi e marchesi

Colombina: conti e baroni

Rosaura: principesse, dame eleganti Colombina: vedremo splendere monili e anelli

Rosaura: sarà la ricchezza. Trasformeremo la trattoria. Diventerà un albergo di prima classe

Colombina: ed io sarò la direttrice della servitù

Rosaura: le mie colleghe mi invidieranno. Ma non importa. Una splendida gondola mi porterà in sogno lungo la Riva degli Schiavoni

Colombina: (affacciandosi alla porta di fondo) Signora!

Rosaura: che c’è? Colombina: (coprendosi gli occhi con le mani) Il cliente! Ha mangiato tutto!

Rosaura: beh, che c’è di male?

Colombina: ha mangiato tutto e se n’è andato senza pagare!


(Rosaura sviene)



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